L'attuale stemma risale al 1930 e viene descritto ufficialmente come "fasciato di verde e d'argento, di quattro file, a due castelli all'antica al naturale, posti in palo e attraversanti".
Sopra lo scudo dalla forma sannitica, vi è la civica corona turrita, mentre sotto stanno due fronde, di quercia e di alloro, che si incrociano e sono tra di loro annodate con un nastro tricolore.
Il verde e l'argento ricordano gli antichi colori del casato dei conti di Maniago.
I due castelli simboleggiano le due Comunità presenti sul posto, quella di Maniago Grande, già feudo dei conti di Maniago fin dal 1195, e quella di Maniagolibero, politicamente appartenente all'Abbazia di Milstatt, in Carinzia.
La presenza della quercia, elemento decorativo comune insieme all'alloro in diversi stemmi italiani, ricorda le tre grandi querce che si ergevano in Piazza Maggiore e sotto le quali si riunivano in assemblea i capifamiglia maniaghesi per deliberare sulle questioni locali.